Regione autonoma è il frutto, come l’Alto Adige, di compromessi fatti dopo la seconda guerra mondiale: nel 1947 l’Italia, con il trattato di Pace di Parigi, è costretta a cedere parte del Venezia Giulia. Terra di confine, ha un variegato panorama: montagna, con le Alpi Retiche e Giulie; collina, terra di gran vini bianchi come il Picolit ed il Verduzzo; mare, con le sue coste adriatiche e le località rinomate di Grado e Lignano Sabbiadoro; la pianura, con la maggior parte delle coltivazioni. La cucina fonde le tre componenti culturali della regione, quella italiana, quella germanica e quella slava, dando origine a piatti ricchi e saporiti.
Specialità della regione
La cucina friulana, come quella di parecchie regioni di mare e montagna, presenta tanti contrasti dovuti alla diversa morfologia del territorio che rappresenta. L’occidente e l’oriente, con le rispettive culture, si incontrano dando vita ad una cucina multietnica: influenze venete, asburgiche, slave ed orientali si fondono dando vita a piatti dai sapori forti e sinceri, proprio come il popolo friulano.
Il Prosciutto di San Daniele è fra i prodotti che meglio rappresentano il Friuli Venezia Giulia; per la produzione casearia il formaggio più diffuso e conosciuto è il Montasio, un formaggio di Malga prodotto nell’Altopiano del Montasio.
Molto importante è la polenta di farina di granturco bianca o gialla.
I piatti tipici sono il frico di patate; il Muset, profumatissimo cotechino composto da parti della testa del maiale, cotenna e carne degli stinchi, insaporite da cannella, coriandolo ed altri aromi; i Cjarsòns, una specie di ravioli ripieni di uova, carne, formaggio ed erbe aromatiche.
Vini bianchi: Chardonnay, Malvasia, Malvasia Istriana, Moscato Giallo, Petite Arvine, Picolit, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Ribolla Gialla, Riesling, Riesling Italico, Sauvignon, Tocai Friulano, Traminer Aromatico, Verduzzo Friulano
Vini rossi: Cabernet Sauvignon, Merlot, Refosco dal Peduncolo Rosso, Schioppettino
Dolci: Picolit, Verduzzo Friulano
Rosati: Pinot Grigio