L’associazione di idee a Roma, la città eterna, è più che naturale ma visitare il Lazio vuol dire molto di più, anche se una passeggiata fra i Fori Imperiali è di certo un’emozione che, di per sé, ripaga di esser stati in questa regione. Il lago di Bolsena e quello di Bracciano, i Colli Albani, la Ciociaria e parte della Maremma, le Isole di Ponza e Palmarola: quanti paesaggi e come sono diversi fra loro.
Anche i sapori sono contrastanti ed i piatti tipici sono molto particolari ed hanno un unico denominatore comune: sono di estrazione popolare e proprio per questo anche i ristoranti qui si chiamano osterie.
La pajata e la coda alla vaccinara non sempre incontrano il gusto di tutti, più sul sicuro si va ordinando un piatto di bucatini all’amatriciana o gli spaghetti cacio e pepe.
Specialità della regione
La cucina laziale è una cucina tendenzialmente povera e trae origini da tradizioni contadine.
Simbolo della cucina romana sono i bucatini all’amatriciana, piatto a base di strutto, guanciale, pomodoro, peperoncino e pecorino. Esiste anche la versione in bianco che si chiama Gricia.
I bucatini cacio e pepe, gli gnocchi alla romana e la pajata così come gli spaghetti alla carbonara sono altri cavalli di battaglia della cucina laziale.
Tra i secondi piatti i più caratteristici sono l’abbacchio alla cacciatora e la coda alla vaccinara, il saltimbocca alla romana, la porchetta ed i carciofi alla giudia. Fra i dolci degno di nota è il maritozzo, un panino morbido con pinoli, uvetta e scorzetta d’arancia candita.
Vini bianchi: Chardonnay, Grechetto, Greco, Malvasia del Lazio, Malvasia di Candia, Trebbiano Toscano