L’incontro fortunato tra il Fiorentino Sandri, piccolo proprietario terriero, e Mario Pojer, enologo, nasceva nel 1975 la cantina Pojer e Sandri, destinata a fare storia nelle produzioni vinicole di pregio del Trentino. Così è nata una prestigiosa cantina tra la Valle dell’Adige e la Valle di Cembra.
La proprietà di Pojer e Sandri vanta diversi vigneti sulle colline di Faedo, dove si coltivato i vitigni rossi, e altri vigneti in località Palai, a 700 m di altitudine, dove troviamo Chardonnay e Pinot Nero destinati al Metodo Classico. Lungo la collina sono disseminati altri vitigni bianchi e rossi, da cui nascono vini che alimentano la vasta gamma di etichette che la cantina offre, una più buona dell’altra.
Ad arricchire la produzione di Pojer & Sandri sono senz’altro anche il loro distillati ed aceti, anche loro unici e particolari nella lavorazione ed il gusto.
Tälerhof
La familglia Tschenett preserve antiche varietá di frutta, sopratutto della pera Pala della quale in Val Venosta esistono ancora un centinaio di enormi alberi secolari. Una volta per i contadini era un surrogato dello zucchero, per questo davanti a ogni maso c´era almeno un pero. Ai primi di settembre i frutti vengono raccolti tramite una gru.La pera si mangia fresca. Purtroppo si mantiene per poco
tempo ed é per questo che non si trova su nessun mercato.La pera Pala viene principalmente trasformata, lavorata ed essicata per insaporire pani, dolci o altre specialitá come mostarde, chutney, marmellate, composte e succhi.
Zu Plun Dolomite Spirit
“Non è necessario essere pazzi per distillare un ottimo liquore, ma aiuta immensamente”
Già in un documento del 14° Secolo troviamo menzione del Plunhof a Siusi allo Sciliar.
In passato l’azienda faceva parte dei possedimenti terrieri del Castello Hauenstein ed era quindi proprietà niente meno che del poeta Oswald von Wolkenstein. Ma anche la sua vivace fantasia avrebbe potuto difficilmente immaginare che qui, a 1000 metri sul mare, sarebbero nati pregiati superalcolici e distillati di frutti di qualità e fama internazionale.
Florian Rabanser, il maestro distillatore a Plunhof, ha fondato 10 anni fa la distilleria di Plun. Ha iniziato con appassionati distillati fatti “nel tempo libero”, i classici alpini che fanno ancora parte della nostra gamma di prodotti: tipici distillati di frutta di prugna, albicocca, mela e pera, sette tipi di grappa, due dei quali invecchiati in botti di rovere. Distillati di frutti di bosco come prugnole, lampone e ribes, ma anche acquaviti di genziana, ginepro e sorbo.
Ma questo non bastava: il Plunhof, dopo esser stato nel 2007 fra le prime distillerie a adattarsi al sistema delle piccole distillerie sotto sigillo, ha iniziato una nuova fase di sperimentazione con una creatività quasi illimitata. Come risultato troviamo nell’assortimento della distilleria di Plun distillati niente affatto tipici della regione, come rum e gin. Tuttavia il primo rum distillato nelle Dolomiti porta il nome francese di questo superalcolico rhum, e ha saputo anche affermarsi a livello internazionale. Il suo successo è dovuto non solo alla sua origine insolita, ma soprattutto alla qualità eccezionale, tanto da vincere la medaglia d’argento all’IWSC (International Wine and Spirit Competition) di Londra e il titolo di “Best in class”.
Al rum si è aggiunto anche un altro distillato piuttosto atipico per la regione alpina: Il gin delle Dolomiti Dolgin, nel quale si trovano 24 erbe e la volontà di produrre un gin di qualità eccezionale, distillato solo con erbe ed ingredienti che crescono nelle Dolomiti.
Cima Del Pomer
L’azienda agricola Cima del Pomer vi aspetta a Montebelluna nella sua sala degustazioni, inserita nella cornice di un incantevole territorio, ricco di storia e suggestioni enogastronomiche. I vini Cima Del Pomer celebrano il legame millenario di Venezia con il suo entroterra.
La cantina adiacente alla villa di Carlo Amistani, ubicata nel centro di Montebelluna e risalente ai primi anni del 1800 e quindi censita al catasto asburgico del 1820. La cantina con soffitti a trave dall’altezza di oltre 4 metri ospita un sala degustazione dall’atmosfera retro’ molto accogliente e una zona shopping annessa all’ufficio commerciale della azienda agricola che ha sede legale a Monfumo, amena località adagiata tra le colline asolane insignita della dicitura ‘comune più verde d’Italia’.
VILLA CIMA DEL POMER
Nel cuore delle colline asolane, in posizione soleggiata riservatissima e panoramica – ma non per questo isolata – CASA CIMA DEL POMER è un luogo di fascino dalla veduta sulla Rocca di Asolo e su un giovane uliveto percorribile fino al fondo valle, vacanza perfetta per chi ami vivere nella natura ma anche comodamente e con un occhio ai dettagli.
Il salotto con magnifica vista sul massiccio del Grappa e sull’Archeson, la cucina ben accessoriata e le camere ciascuna con bagno privato, la veranda abitabile 8 mesi all’anno affacciata sulla piscina e sul bosco antistanti garantiscono una soggiorno pieno di luce, sport e aria pulita in un’atmosfera incantata di bei tempi passati. Impossibile non apprezzare la prima colazione all’aperto al canto degli uccelli o le visite delle lucciole all’imbrunire! Molte tipiche ‘osterie’ soddisferanno ogni curiosità gastronomica, con specialità locali di straordinaria qualità, Prosecco, ottimo olio, radicchio in svariate declinazioni, formaggi delle vicine malghe, un orto a disposizione, tutto a due passi da arte storia e stile italiano, – semplicità – autenticità – gioia – elementi che si riverberano nelle linee sobrie ed eleganti degli accessori d’arredo dentro e fuori casa…
Pircher Distilleria
Dalle grappe e dai tradizionali liquori chiari di vinacce ai classici distillati pregiati ricavati dalla frutta accuratamente selezionata della regione fino ai cuvée di classe invecchiati tre anni: l’assortimento di distillati di qualità elevata ed eccellente firmati Pircher comprende l’intera gamma dell’arte di distillare.
Arunda
“Quando abbiamo cominciato, nel 1979, con 10mila bottiglie del nostro spumante “, racconta Josef Reiterer, “l’Alto Adige, ma direi tutto il mondo del vino era profondamente diverso. In Alto Adige non c‘era nessuna cantina che producesse solo spumante e sia io che mia moglie Marianne”, scherza con il tipico umorismo altoatesino Reiterer, “cercavamo l’indipendenza. In realtà io ero più orientato a realizzare una distilleria, ma si sa, le donne preferiscono le perle: e Perlage fu!” Sepp, come lo chiamano gli amici, cresciuto in un maso di Meltina, aveva cominciato a interessarsi molto presto alla produzione del vino tanto da essere uno dei primi studenti a diplomarsi all’istituto agrario sperimentale di Laimburg. Il passo successivo per il giovane studente che aveva scoperto la passione per l’enologia, fu iscriversi alla scuola superiore di Ahrweiler e grazie a questa ulteriore preparazione gli fu possibile accedere e concludere brillantemente la scuola di enologia di Bad Kreuznach. Dopo essersi fatto un nome in Italia come consulente e rappresentante nota ditta Seitz di prodotti enotecnologici il richiamo di casa si fece sempre più forte.“I 1200 metri di Altitudine di Meltina erano ideali per l’affinamento dei vini spumanti”. Si era convinto Reiterer. “Inoltre le naturali oscillazioni di temperatura di questa quota potevano permettere un naturale e tranquilla maturazione dei nostri vini. Ci vogliono almeno 24 mesi per dare agli spumanti Arunda quella ricchezza, quell’eleganza e quella complessità che li ha resi famosi. Alcune Cuvée riposano in cantina anche 60 mesi prima che le bottiglie vengano, come da tradizione, sboccate e avviate alla vendita“.
Gurra Di Mare
Gurra di Mare è il nome della nuova cantina che domina lo scorcio più bello di Porto Palo (Menfi). Le vigne lambiscono la spiaggia; il sole, il vento e la corrente africana, rendono Tirsàt, il vino prodotto da Gurra unico e particolare.
La Palma è simbolo della nuova Azienda, perchè così radicata, così importante nella storia della Sicilia ma ora così fragile sotto gli attacchi di un coleottero, chiamato punteruolo rosso. Per questo parte del ricavato della vendita dei vini di Gurra di Mare, andrà a favore della ricerca per definire un protocollo di azione contro il punteruolo rosso che ha minato profondamente il paesaggio siciliano, sterminando migliaia di palme.
Feudi del Pisciotto
Tra Caltagirone e Piazza Armerina ha sede l’azienda Feudi del Pisciotto. Un incontro di storia e moderna tecnologia rappresentato dalla nuova cantina per la vinificazione e quella antica per l’invecchiamento con lo storico palmento, già utilizzato ai tempi dei greci e dei romani. Feudi del Pisciotto commercializza la linea base, con il marchio Baglio del Sole: Nero d’Avola, Merlot/Syrah, Inzolia e Inzolia Catarratto. Oltre 400 mila bottiglie e la possibilità di crescere ulteriormente.
Dal 2007 Feudi del Pisciotto è poi protagonista del progetto Collezione Grandi Stilisti che coniuga arte, moda e vino; ideato e costruito insieme all’Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana, alla Soprintendenza per i beni culturali di Palermo e con il supporto e la disponibilità dei più famosi stilisti italiani (da Valentino, a Ferrè, a Versace, a Blumarine, ad Alberta Ferretti, a
Missoni, a Carolina Marengo, a Giambattista Valli) che hanno realizzato le etichette di una linea di vini, bianchi e rossi, di alto livello. 9 vini, 15.000 bottiglie ciascuno.
Rocca di Frassinello
Dopo Castellare di Castellina ha preso corpo il progetto Rocca di Frassinello, in un’altra grande zona vinicola della Toscana, la Maremma. 500 ha di superficie totale, 80 ha di vigneti piantati, 30 ha di vigneti da impiantare, 5 ha di oliveti, circa 400 ha di azienda faunistico venatoria.
Un’impresa ambiziosa che coinvolge Domaines Baron de Rothschild, azienda da sempre ai vertici massimi del mondo del vino, e che rappresenta il primo caso in cui due aziende dei due più importanti paesi vinicoli del mondo, Italia e Francia, si uniscono per dare vita ad un progetto comune. A sancirne il livello internazionale, la firma di Renzo Piano, che ha progettato l’azienda e la sua barricaia.
La produzione a regime è di 380.000 bottiglie l’anno, a partire dall’annata 2009. La prima annata posta in vendita è stata il 2004 (dal 2006). Vini di taglio e livello internazionale come Sughere di Frassinello, Rocca di Frassinello e un Baffonero, selezionatissimo Merlot 100%, nato per essere lo sfidante di Masseto.
Domini Castellare di Castellina
Castellare di Castellina è un’azienda di 80 ha. nel cuore del Chianti Classico, a Castellina in Chianti. Gli ettari di vigneto sono 33, situati sulle colline di un anfiteatro naturale, esposto a sud-est. La produzione è di 250.000 bottiglie di vino all’anno. Oltre ai vigneti ci sono 12 ha. di oliveti e 15 ha. a coltivazione mista. Il resto è bosco.
Nel corso della sua storia, l’azienda, che dalla fine degli anni ’70 è di proprietà di Paolo Panerai, ha raccolto innumerevoli successi per la grande qualità dei propri vini. I rossi su tutti, dal Chianti Classico e Chianti Classico Riserva, fino al Supertuscan Sodi di San Niccolò.
C’è poi una produzione di vini bianchi di alta qualità, di Vin Santo, di grappa e di aceto. Infine un grande olio extravergine chiamato Olionovo.
Dopo Castellare di Castellina ha preso corpo il progetto Rocca di Frassinello, in un’altra grande zona vinicola della Toscana, la Maremma. 500 ha di superficie totale, 80 ha di vigneti piantati, 30 ha di vigneti da impiantare, 5 ha di oliveti, circa 400 ha di azienda faunistico venatoria.
Un’impresa ambiziosa che coinvolge Domaines Baron de Rothschild, azienda da sempre ai vertici massimi del mondo del vino, e che rappresenta il primo caso in cui due aziende dei due più importanti paesi vinicoli del mondo, Italia e Francia, si uniscono per dare vita ad un progetto comune. A sancirne il livello internazionale, la firma di Renzo Piano, che ha progettato l’azienda e la sua barricaia.
La produzione a regime è di 380.000 bottiglie l’anno, a partire dall’annata 2009. La prima annata posta in vendita è stata il 2004 (dal 2006). Vini di taglio e livello internazionale come Sughere di Frassinello, Rocca di Frassinello e un Baffonero, selezionatissimo Merlot 100%, nato per essere lo sfidante di Masseto.
Tra Caltagirone e Piazza Armerina ha sede l’azienda Feudi del Pisciotto. Un incontro di storia e moderna tecnologia rappresentato dalla nuova cantina per la vinificazione e quella antica per l’invecchiamento con lo storico palmento, già utilizzato ai tempi dei greci e dei romani. Feudi del Pisciotto commercializza la linea base, con il marchio Baglio del Sole: Nero d’Avola, Merlot/Syrah, Inzolia e Inzolia Catarratto. Oltre 400 mila bottiglie e la possibilità di crescere ulteriormente.
Dal 2007 Feudi del Pisciotto è poi protagonista del progetto Collezione Grandi Stilisti che coniuga arte, moda e vino; ideato e costruito insieme all’Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana, alla Soprintendenza per i beni culturali di Palermo e con il supporto e la disponibilità dei più famosi stilisti italiani (da Valentino, a Ferrè, a Versace, a Blumarine, ad Alberta Ferretti, a
Missoni, a Carolina Marengo, a Giambattista Valli) che hanno realizzato le etichette di una linea di vini, bianchi e rossi, di alto livello. 9 vini, 15.000 bottiglie ciascuno.
Gurra di Mare è il nome della nuova cantina che domina lo scorcio più bello di Porto Palo (Menfi). Le vigne lambiscono la spiaggia; il sole, il vento e la corrente africana, rendono Tirsàt, il vino prodotto da Gurra unico e particolare.
La Palma è simbolo della nuova Azienda, perchè così radicata, così importante nella storia della Sicilia ma ora così fragile sotto gli attacchi di un coleottero, chiamato punteruolo rosso. Per questo parte del ricavato della vendita dei vini di Gurra di Mare, andrà a favore della ricerca per definire un protocollo di azione contro il punteruolo rosso che ha minato profondamente il paesaggio siciliano, sterminando migliaia di palme.