E’ quanto emerge da uno studio del MedEatResearch, il Centro di ricerca sociale sulla dieta mediterranea dell’università di Napoli Suor Orsola Benincasa, la dieta mediterranea aggiunge anni alla vita e soprattutto aggiunge vita agli anni. Dal 2012 il centro di ricerca sta svolgendo un’indagine sui tassi di longevità rapportati agli usi e costumi della popolazione del Cilento, dove i centenari sono un esercito.
L’Italia è tra i primi 50 Paesi maggiormente in salute su un totale di 163. La speranza di vita alla nascita della popolazione è stimata in 80,6 anni per gli uomini e 85,1 per le donne. A livello europeo l’Italia si colloca al 4° posto per entrambi i generi. A contribuire al record c’è ladieta mediterranea che, se seguita correttamente, aiuta a prevenire malattie neurodegenerative, cardiovascolari e obesità. Per noi italiani non è “una dieta”, è la nostra tradizione, il nostro cibo. Una ricetta semplice: il consumo quotidiano di frutta e verdura di stagione, legumi e cereali, pesce azzurro, pasta, pane, uova e olio di oliva. Un consumo oculato di latticini e vino, con carne bianca e poca carne rossa, sono gli elementi cardine della dieta nostrana. Ci sta anche qualche dolce, senza sentimenti di colpa. E movimento, aria pulita e il piacere della tavola e il gusto di mangiare in compagnia.
Da giugno 1997, il Cilento è inserito nella rete delle Riserve della biosfera del Mab-Unesco: una particolare aree protetta che tutela la biodiversità e promuove uno sviluppo compatibile. Dal 1998 è anche patrimonio mondiale dell’umanità.
“Dall’indagine è emerso che, rispetto al resto d’Italia, si vive molto più a lungo e in salute, anche senza essere dei privilegiati. La longevità da queste parti è un bene comune. Già negli anni Sessanta l’aspettativa di vita media aveva toccato quegli standard che il resto d’Italia dovrebbe raggiungere nel 2025”.
È questa la formula che ha trasformato alcuni paesi della provincia di Salerno in un caso di studio internazionale. Paestum, Acciaroli, Pollica, Pioppi, Agnone, San Mauro, Velia e Castellabate.
Ridurre la dieta mediterranea a una mera tabella nutrizionale è un errore, perché non è sufficiente calcolare proteine e carboidrati, ci vuole anche un ambiente sano e ritmi umani.
Una ricetta sana e buona per nutrire il futuro.
E ora non andate a mangiare una carota al volo.
