L’Aglione della Valdichiana, chiamato anche il gigante buono, al di fuori del territorio di produzione, non era molto conosciuto al mondo gastronomico, ma negli ultimi tempi è tra gli ingredienti più ricercati e rari. Purtroppo per una produzione ridotta non è facile reperirlo e spesso anche per il prezzo elevato si ricorre all’aglio comune, anche se per sapore e caratteristiche organolettiche è lontanissimo dall’aglione.
L’aglione è molto delicato, non è ne persistente e pungente. In realtà, l’aglione, non è neppure un aglio, appartiene alla famiglia dei porri. Si presenta come un aglio gigante, nella forma e nel sapore (anche se più dolciastro) ed arriva a pesare fino a 800 grammi. La sua principale caratteristica è quella di esser privo della tanto odiata allina, sostanza che rende l’aglio comune poco digeribile a molte persone.
Proprio per l’assenza di questa sostanza l’aglione della Valdichiana è chiamato l’aglio del bacio (kissing garlic).
Lo si coltiva dall’epoca degli etruschi, in quelli che sono stati identificati come i Comuni di produzione tradizionale. Otto città della Valdichiana senese (Montepulciano, Torrita di Siena, Sinalunga, Chiusi, San Casciano dei Bagni, Chianciano, Sarteano, Cetona) ed altrettante della Valdichiana aretina (Foiano della Chiana, Cortona, Lucignano, Marciano della Chiana, Civitella in Valdichiana, Monte San Savino, Castiglion fiorentino e Arezzo). Viene raccolto tra giugno e agosto.
Le migliori ricette con l’aglione della Valdichiana le potete trovare cliccando sul seguente link:
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